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Clausole sociali: Parità di genere e avvalimento premiale nel RTI. Il possesso del requisito deve essere personale per ciascun componente

“Qualora la lex specialis preveda che, ai fini dell’attribuzione del punteggio per la certificazione di parità di genere (art. 46-bis, d.lgs. 198/2006), ciascuna impresa del raggruppamento debba essere in possesso della certificazione, non è ammissibile l’attribuzione del punteggio premiale sulla base dell’avvalimento interno tra le imprese del medesimo RTI. In tal caso, anche in presenza di un contratto che preveda il trasferimento di risorse gestionali coerenti con la prassi UNI/PdR 125/2022, la certificazione deve risultare intestata a ciascun componente del raggruppamento”.  il Disciplinare oltre ad aver previsto per l’ipotesi di avvalimento migliorativo, il divieto di partecipazione simultanea alla stessa gara dell’impresa ausiliata e ausilaria, aveva espressamente richiesto, con una disposizione inerente il punteggio premiale previsto per le certificazioni di parità di genere, che, al fine dell’ottenimento dello stesso, tutte le imprese dell’RTI costituendo fossero obbligate ad esibire tale certificazione. Così escludendo la possibilità di ricorrere all’avvalimento migliorativo per l’ottenimento di tal punteggio. La sentenza in questione ha delineato in maniera inequivoca come il possesso del requisito debba essere posseduto da ciascun componente del Raggruppamento.

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Redazione MediAppalti
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