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Sebbene l’art. 164, comma 2, d.lgs. n. 50 del 2016 non richiami specificamente il regime dell’anomalia, la relativa verifica deve considerarsi applicabile anche alle offerte inerenti alle concessioni: si tratta infatti d’una valutazione espressiva di principi generali in materia di affidamento dei contratti pubblici quali quelli della qualità e affidabilità delle prestazioni, nonché della libera concorrenza (cfr. l’art. 30 d.lgs. n. 50 del 2016), e che implica un apprezzamento secondo canoni di ragionevolezza e attendibilità delle offerte ben possibile da parte dell’amministrazione anche in ipotesi di concessioni, in coerenza con i generali principi dell’efficienza e buon andamento dell’azione amministrativa con la differenza che mentre nel contratto di appalto è necessario verificare la rimuneratività del prezzo offerto rispetto alle singole componenti di costo, nella concessione è sufficiente verificare l’equilibrio complessivo del rapporto, considerando anche la capacità di gestione del concessionario (Cfr. Consiglio di Stato, Sez. V, 24/05/2022 sentenza n. 4108).

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Redazione MediAppalti
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