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Un’incompleta verbalizzazione non rende automaticamente illegittime le operazioni di gara (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, 18 febbraio 2013, n. 978, id., 22 febbraio 2011, n. 1094), tuttavia, eventuali lacune del verbale determinano ex se l’invalidità dell’atto non verbalizzato dalla Commissione di gara, qualora riguardino aspetti dell’azione amministrativa necessari a poterne verificare la correttezza procedimentale (cfr. Cons. Stato, sez. VI, sentenza n. 1575 del 14.04.2008). In tal caso, a fronte della mancata verbalizzazione di aspetti critici evidenziati in corso di gara, il procedimento risulterà idoneo ad inficiare i risultati stessi di gara.

L’esatta individuazione, da parte della Commissione giudicatrice, della busta contenente effettivamente la documentazione di gara – facilmente individuabile dato il plico di maggiore consistenza – escluderebbe la violazione del principio di segretezza delle offerte e dell’evidenza pubblica delle gare, e, pertanto, non costituisce motivo di esclusione (cfr. AVCP Determinazione n. 4/2012).

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Dott.ssa Liliana Simeone
Consulente in materia di appalti pubblici
mediagraphic assistenza tecnico legale e soluzioni per l'innovazione p.a.