Page 41 - MediAppalti, Anno XII - N. 10
P. 41
Il Punto Mediappalti
Oltretutto, a parere del giudice amministrativo, commi 52 e segg., della legge 6 novembre 2011,
non poteva riconoscersi alla modulistica allegata al n. 190, fa tutt’uno con quella delle informative
disciplinare un effetto immediatamente prescrittivo. interdittive antimafia e la integra”. Tale
Conseguentemente, il Tribunale escludeva che la conclusione riguardante l’assimilazione dei due
mancanza di una espressa previsione nel bando documenti antimafia (la comunicazione antimafia
si ponesse in rapporto di distonia con il principio e l’informazione antimafia) – afferma ancora il
di tassatività delle cause di esclusione (art. 83, Consiglio di Stato – non si limita, invero, ai soli
comma 8, del d.lgs. n. 50/2016) siccome “(…) effetti interdittivi, ma si estende anche alla sua
coerente con la ratio che informa la disciplina della natura di requisito soggettivo di partecipazione
prevenzione antimafia, stante la riconducibilità alle gare. Ciò malgrado ad avviso del Collegio non
dell’attività oggetto dell’appalto in questione ad è dirimente che l’articolo 80,comma 2, del d.lgs.
uno dei settori sensibili di cui all’art. 1, co. 53, della 18 aprile 2016, n. 50, richiami solo le informative
l. n. 190/2012 (sono definite come maggiormente “classiche”, dovendosi tener conto del disposto del
esposte a rischio di infiltrazione mafiosa le seguenti comma 52 dell’articolo 1, l. n. 190/2012, da cui
attività: (…) i-ter) ristorazione, gestione delle emerge chiaramente che la white list altro non è
mense e catering”)”. che una modalità particolare di effettuazione delle
verifiche antimafia, prevista dalla legge in relazione
Avverso tale sentenza l’Autorità Nazionale a particolari settori, di modo che il richiamo alle
Anticorruzione proponeva appello innanzi il informative prefettizie deve intendersi sempre
Consiglio di Stato, chiedendone la integrale riforma. riferito anche alla iscrizione a tali liste” .
1
In particolare, l’appellante evidenziava come la
gravata esclusione era stata adottata dalla stazione
appaltante sul rilievo che la ricorrente era risultata 2. L’iscrizione nella white list. Il quadro
priva, al momento della presentazione dell’offerta, normativo
del requisito, previsto ex lege, dell’iscrizione alla
white list prefettizia per l’attività di ristorazione. Come noto, l’art. 80, comma 2, del vigente Codice
dei contratti pubblici, stabilisce che “Costituisce
Inoltre, l’appellante deduceva l’erroneità altresì motivo di esclusione la sussistenza, con
della sentenza del primo giudice per difetto riferimento ai soggetti indicati al comma 3, di cause
di motivazione, sul rilievo che la normativa di decadenza, di sospensione o di divieto previste
anticorruzione introduce un requisito obbligatorio dall’articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre
di partecipazione alle gare, potendo, dunque, 2011, n. 159 o di un tentativo di infiltrazione
legittimamente operare l’eterointegrazione della mafiosa di cui all’articolo 84, comma 4, del
lex specialis nei casi in cui, come nell’ipotesi di medesimo decreto. Resta fermo quanto previsto
specie, la legge di gara non avesse espressamente dagli articoli 88, comma 4-bis, e 92, commi 2 e 3,
previsto l’iscrizione alle white list, quale requisito del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159,
di partecipazione alla gara. con riferimento rispettivamente alle comunicazioni
antimafia e alle informazioni antimafia. Resta
Il Consiglio di Stato ha ritenuto del tutto fondato fermo altresì quanto previsto dall’articolo 34-bis,
l’appello, chiarendo che la decisione appellata non commi 6 e 7, del decreto legislativo 6 settembre
resiste alle doglianze veicolate dall’ANAC, avendo 2011, n. 159”.
il giudice di prime cure non applicato del tutto
correttamente i principi predicabili in subiecta A sua volta, gli articoli 82 e seguenti del
materia. Codice antimafia dettano norme in materia di
documentazione antimafia. In particolare, l’art.
Al riguardo, il Supremo Collegio ha chiarito che è 83, comma 1, del Codice antimafia stabilisce che
ius receptum nella giurisprudenza amministrativa “Le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici,
“la pacifica vigenza del principio per il quale la anche costituiti in stazioni uniche appaltanti, gli
disciplina delle white list introdotta dall’articolo 1, enti e le aziende vigilati dallo Stato o da altro ente
1. In tal senso, cfr. Cons. Stato, Sez. III, 3 aprile2019, n. 2211; id., 20 febbraio 2019, n. 1182
41