Page 81 - MediAppalti, Anno XII - N. 3
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Osservatorio sulla Corte dei Conti                                                   Mediappalti
               Incentivi e varianti













                   2. La ratio dell’incentivo per funzioni tecniche

               Espletata la consueta premessa in tema di incentivi, la sezione ricorda che “la ratio di tali incentivi è
               quella di stimolare e premiare l’ottimale utilizzo delle professionalità interne in procedure complesse
               che, diversamente, dovrebbero essere affidate all’esterno, con aggravio della spesa complessiva.
               (così Sez. regionale di controllo per il Lazio, deliberazioni n. 57/2018/PAR e 60/2020/PAR)”.
               La sottolineatura, evidentemente, risulta di grande importanza visto che ciò che, con gli incentivi,
               si intende  premiare  è  il merito,  la  tempestività  e  non  anche  interventi  “correttivi”  di errori  di
               programmazione (come può essere la variante non necessitata da eventi imprevedibili).
               Non a caso la sezione si dilunga su questo aspetto evidenziando che “La giurisprudenza contabile
               si è già interessata della questione se sia possibile armonizzare i principi e le finalità dell’istituto
               incentivante rispetto alla disciplina dello ius variandi, pervenendo alla conclusione che non vi sia
               incompatibilità  a  priori e  in senso  assoluto  tra  varianti  e  incentivazione  Da  ultimo, sul tema,  è
               intervenuta la Sezione regionale di controllo per il Friuli - Venezia Giulia, con deliberazione n. 43 del
               2021 dalle cui conclusioni questa Sezione non ha motivo di discostarsi”.
               Proprio  la  pronuncia  in  parola  “dopo  aver  analiticamente  ricostruito  il rapporto  fra
               le norme in questione e ripercorso i passaggi salienti delle deliberazioni di maggior interesse rese
               dalla Corte dei conti sul tema” ha puntualizzato che “La giurisprudenza contabile nell’affermare la
               non incompatibilità in senso assoluto tra varianti e incentivi ha voluto sottolineare che i due aspetti
               possono trovare adeguata conciliazione nella misura in cui l’incentivo segua comunque una logica
               di  efficienza,  efficacia  e  razionalizzazione  lasciando  fuori,  quindi,  le  modificazioni  contrattuali  che
               derivano da condotte che si discostano dal parametro della diligenza”.



                   3. Solo le varianti impreviste legittimano l’incentivo

               Anche con  la  deliberazione  in commento,  quindi, si sviluppa  il discrimine tra  varianti  “colpose”  e
               varianti impreviste ed imprevedibili e l’incentivo può essere ammesso solo in detta fattispecie e non
               anche in relazione alle prime.
               Solamente in caso di circostanze impreviste ed imprevedibili, si legge in deliberazione “qualora le
               varianti (o le prestazioni supplementari) abbiano il carattere della necessità, non siano ascrivibili
               ad un difetto di programmazione, e vadano a remunerare un quid pluris di attività e adempimenti
               di natura tecnica posto che, come di recente affermato anche da questa Sezione di controllo, può
               costituire oggetto d’incentivazione ai sensi dell’art. 113 del codice degli appalti “solo lo svolgimento
               di specifiche funzioni tecniche, e non qualunque generica partecipazione del personale dipendente
               della stazione appaltante al ciclo di gestione del contratto pubblico” (Sez. Controllo Lombardia n.
               29/2021)”
               In tali evenienze, quindi, l’incentivo deve essere  calcolato con riferimento al nuovo importo a base
               di gara. Ed in questo senso, questo approdo interpretativo ha trovato recente conferma nel D.M. 4
               ottobre 2021, n. 204 con cui il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha definito le
               modalità e i criteri di riparto delle risorse del fondo destinato ad incentivi per le funzioni tecniche
               svolte dai dipendenti dello stesso Dicastero.

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