Page 13 - MediAppalti, Anno XV - N. 2
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In Evidenza Mediappalti
6. L’affidamento diretto e gli incentivi
(dopo il correttivo)
Disposizione, invece, sicuramente di maggior
favore è quella contenuta nell’articolo 92 del
correttivo che modifica – in realtà fornisce
un importante chiarimento – l’articolo 32
dell’allegato II.14 ovvero la disposizione
fondamentale in tema di incentivi.
L’attuale impianto normativo oggi consente,
in primis per le forniture, di ritenere erogabile
l’incentivo nell’ipotesi in cui pur per un importo
inferiore ai 500 mila euro venga nominato un
DEC distinto dal RUP e certificata la complessità
dell’appalto.
Con il nuovo codice dei contratti
– art. 45 – non si deve più dubitare
dell’accesso agli incentivi anche nel
caso di affidamento diretto sempre
che si rispetti il dettato dell’articolo
32 dell’allegato II.14 e, per beni/
servizi, venga nominato un DEC
distinto dal RUP
Detta possibilità la si prevede anche per i
servizi, nel caso in cui questi evidentemente non
rientrino nell’elenco dell’articolo 32 (considerati
complessi anche nel sottosoglia direttamente
dall’estensore con imposizione di nomina di un
DEC distinto dal RUP).
Si amplia pertanto la prerogativa degli
incentivi ammessi, oramai è piuttosto noto,
anche nell’affidamento diretto direttamente
dall’articolo 45 considerato che questo contiene
un riferimento (per il calcolo del 2% di incentivi)
alla base di affidamento e non più alla base di
gara come invece disponeva il pregresso codice
dei contratti (imponendo, quindi, sempre una
competizione per poter accendere agli incentivi).
Per i servizi e forniture, ovviamente, rimane
imprescindibile la nomina di un DEC distinto dal
RUP.
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