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Mediappalti Pareri & Sentenze
Consiglio di Stato, Adunanza plenaria, 26/4/2022, n. 7
“la “garanzia provvisoria” a corredo dell’offerta «copre la mancata sottoscrizione del contratto dopo
l’aggiudicazione dovuta ad ogni fatto riconducibile all’affidatario (…)» – delinea un sistema di garanzie che
si riferisce al solo periodo compreso tra l’aggiudicazione ed il contratto e non anche al periodo compreso
tra la “proposta di aggiudicazione” e l’aggiudicazione”
“La questione posta all’esame dell’Adunanza Plenaria attiene all’ambito di operatività della “garanzia
provvisoria”, che correda l’offerta dei partecipanti alla procedura di gara, al fine di stabilire se essa
copra soltanto i “fatti” che si verificano nel periodo compreso tra l’aggiudicazione e il contratto ovvero
se si estenda anche a quelli che si verificano nel periodo compreso tra la “proposta di aggiudicazione” e
l’aggiudicazione. … Sul piano dell’interpretazione letterale, il comma 6 dell’art. 93 del decreto legislativo
n. 50 del 2016 è chiaro nello stabilire che «la garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto dopo
l’aggiudicazione dovuta ad ogni fatto riconducibile all’affidatario (…)». Il riferimento sia all’aggiudicazione,
quale provvedimento finale della procedura amministrativa, sia al «fatto riconducibile all’affidatario» e
non anche al concorrente destinatario della “proposta di aggiudicazione” rende palese il significato delle
parole utilizzate dal legislatore nel senso di delimitare l’operatività della garanzia al momento successivo
all’aggiudicazione (in questo senso anche Cons. Stato, sez. IV, 15 dicembre 2021, n. 8367, che ha
esaminato una questione analoga a quella in esame, con decisione, però, assunta successivamente alla
camera di consiglio con cui è stata disposta la remissione all’Adunanza Plenaria). Il comma 9 dello stesso
art. 93 prevede, inoltre, che «la stazione appaltante, nell’atto con cui comunica l’aggiudicazione ai non
aggiudicatari, provvede contestualmente, nei loro confronti, allo svincolo della garanzia» prestata a corredo
dell’offerta. … l’Adunanza Plenaria afferma il seguente principio di diritto: il comma 6 dell’art. 93 del decreto
legislativo n. 50 del 2016 – nel prevedere che la “garanzia provvisoria” a corredo dell’offerta «copre la
mancata sottoscrizione del contratto dopo l’aggiudicazione dovuta ad ogni fatto riconducibile all’affidatario
(…)» – delinea un sistema di garanzie che si riferisce al solo periodo compreso tra l’aggiudicazione ed il
contratto e non anche al periodo compreso tra la “proposta di aggiudicazione” e l’aggiudicazione.”
Consiglio di Stato, Sez. III, 14/04/2022, n. 2819
La nomina dei commissari di gara non necessità di un vero e proprio “regolamento”
“L’ultima disposizione applicabile ratione temporis che si è occupata della materia, il c.d. “Sblocca Cantieri”
(di cui al d.l. n. 32 del 2019, conv. con mod. in l. n. 55 del 2019), all’art. 1, comma 1, lett. c), della l. n.
55 del 2019, nel prevedere la sospensione, fino al 31 dicembre 2020 (prorogata al 31 dicembre 2021),
dell’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti dall’Albo gestito dall’ANAC (art. 77, comma 3, e art.
78 del d. lgs. n. 50 del 2016), ha mantenuto fermo il solo obbligo «di individuare i commissari secondo
regole di competenza e trasparenza, preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante». … Al
riguardo, questa stessa sezione del Consiglio di Stato, nella sentenza n. 4865 del 10 luglio 2019 (ma v.
già Cons. St., sez. III, 11 gennaio 2019, n. 276), aveva già chiarito che la norma codicistica (combinato
disposto degli artt. 77 e 78 del d. lgs. n. 50 del 2016) non deve essere interpretata letteralmente come
necessità di un vero e proprio “regolamento” in quanto ciò che rileva, sotto il profilo sostanziale, è che
la Commissione di gara risulti oggettivamente costituita secondo regole di trasparenza e competenza e
che la stazione appaltante dia adeguato conto, nella determina di nomina, delle motivazioni sottese alla
stessa. … L’assenza di criteri previamente stabiliti non determina mai, ex se, l’illegittimità della nomina
della Commissione, poiché «occorre dimostrare che, in concreto, siano totalmente mancate le condizioni
di trasparenza e competenza».”
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