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PREC 46/20/F

“nella formula bilineare di attribuzione del punteggio economico, le variabili Ai, Amax e Asoglia fanno riferimento al valore dei ribassi, inteso come differenza tra la base d’asta e l’offerta, e non al valore dell’offerta”

“L’art. 11 (Aggiudicazione della fornitura) del disciplinare di gara prevede, ai fini della determinazione del punteggio economico, l’utilizzo del metodo bilineare secondo la formula indicata dall’Autorità nelle Linee guida n. 2, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente piuÌ€ vantaggiosa”, ovvero:

Ci (per A≤A)= X * Ai /Asoglia 

Ci (perAi >Asoglia)= X+(1−X) * [ (Ai – Asoglia ) / (Amax – Asoglia) ]

Come noto, si tratta di una formula, o meglio della combinazione di due formule, che si caratterizza per attribuire punteggi linearmente crescenti fino ad un valore soglia, per poi flettere e crescere ad un ritmo più limitato, scoraggiando in tal modo offerte con ribassi eccessivi, che vedono assegnarsi un punteggio incrementale ridotto, e di limitare l’inconveniente di valorizzare eccessivamente differenze contenute in termini di prezzo.

Nelle richiamate Linee guida, l’Autorità ha chiarito il significato delle variabili nei termini seguenti:

Ci = coefficiente attribuito al concorrente i-esimo

Ai = valore dell’offerta (ribasso) del concorrente i-esimo

Asoglia = media aritmetica dei valori delle offerte (ribasso sul prezzo) dei concorrenti

X = 0,80 oppure 0,85 oppure 0,90

Amax = valore dell’offerta (ribasso) piuÌ€ conveniente

La combinazione delle due formule, una per le offerte recanti un ribasso pari o inferiore ad un valore soglia individuato nella media dei ribassi offerti, e l’altra per le offerte recanti un ribasso superiore, è costruita per “premiare”, seppure con un andamento non lineare, i ribassi offerti, intesi come differenza tra la base d’asta e l’offerta, per cui, maggiore è il ribasso, maggiore è il punteggio conseguito.

Se, come ha inteso fare la stazione appaltante, si sostituisce, nelle variabili Ai, Amax e Asoglia, al valore dei ribassi, il valore delle offerte, si ottiene il risultato opposto, e logicamente e giuridicamente incompatibile con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, di attribuire il punteggio maggiore a chi ha presentato l’offerta (e non il ribasso) maggiore.

Nel caso in esame, in realtà, come si evince dalla tabella allegata ai verbali, la stazione appaltante ha utilizzato il valore dell’offerta, nelle variabili Ai e Asoglia, nella formula applicata alle offerte pari o inferiori alla media delle offerte, mentre nella formula per le offerte superiori al valore soglia, non ha utilizzato come Amax l’offerta maggiore, come sarebbe stato coerente con la struttura della formula, ma l’offerta minore (in quanto offerta più conveniente). In tal modo ha mitigato solo parzialmente l’effetto “perverso” di penalizzazione delle offerte più basse (Interdata ha evitato di ottenere il punteggio minore) ma ha introdotto un ulteriore elemento di incongruità rispetto alla logica della formula.”

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Redazione MediAppalti
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