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Ai sensi dell’art. 32 comma 4 del codice “ l’offerta è vincolante per il periodo indicato nel bando o nell’invito e, in caso di mancata indicazione, per centottanta giorni dalla scadenza del termine per la sua presentazione”.

La norma non chiarisce se il predetto termine viene interrotto con il provvedimento di aggiudicazione, o con la stipulazione del contratto.

La giurisprudenza prevalente è dell’avviso che il decorso del termine stabilito nella lex specialis di gara non impedisce alla stazione appaltante di decretare l’aggiudicazione, ma consente solo all’aggiudicataria di ritirare l’offerta prima che intervenga l’aggiudicazione (Cfr. Consiglio di Stato sez. III, sentenza n. 6989/2020).

Ai sensi dell’art. 32 commi 6 ed 8 del D.Lgs. n. 50/2016 l’offerta dell’aggiudicatario è irrevocabile fino alla scadenza di sessanta giorni successivi all’aggiudicazione.

Dalla lettura del combinato disposto delle norme, si deduce che, sussiste in materia di gare d’appalto un doppio termine di vincolatività dell’offerta:

a) quello di 60 giorni, decorrente dall’aggiudicazione, entro il quale si deve procedere alla stipulazione del contratto, pena la possibilità di revoca dell’offerta da parte dell’aggiudicatario;

b) quello di 180 giorni, che decorre dal termine ultimo di presentazione delle offerte, e che può essere interrotto dall’intervenuto provvedimento di aggiudicazione.

(Cfr. TAR Catania, 16.03.2022 n. 764).

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Redazione MediAppalti
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